a cura della Dott.ssa M.R. Pirozzi
Come ogni anno l’influenza è arrivata anche nel 2020. Ed ogni anno l’impressione è che sia peggiore rispetto all’anno predicente!
Nelle ultime settimane si è registrato il picco epidemico di casi di influenza, con un valore dell’incidenza totale pari a 12,65 casi per mille assistiti. Tra i bambini l’incidenza è maggiore, con un picco nella fascia di età 0-4 anni in cui sono stati segnalati 38,30 casi per mille assistiti (epicentro.iss.it).
Il contagio avviene da persona a persona attraverso le secrezioni respiratorie. Il periodo di incubazione solitamente è di 2-3 giorni. I sintomi con i quali si presenta sono febbre molto alta della durata di circa 72-96 ore (3-4 giorni!), poco responsiva ai comuni antipiretici (paracetamolo, ibuprofene), sintomi respiratori quali raffreddore e tosse, cefalea, dolori osteomuscolari ed uno stato di malessere generale importante.
Va ricordato che l’influenza è provocata da virus e che la principale terapia utile è quella “sintomatica”, ovvero basata sull’assunzione di farmaci antinfiammatori che possano tenere sotto controllo la tanto temuta febbre (!) e tutto il corredo di sintomi associati. L’assunzione di antibiotici non è giustificata nel caso di una presunta sindrome influenzale, poiché tali farmaci sono efficaci solamente contro infezioni provocate da batteri, non da virus.
Sicuramente in una percentuale variabile di casi, a seguito di una comune influenza, si possono verificare episodi di sovrainfezione da parte di batteri, situazione nella quale adulti (soprattutto anziani) e bambini potranno presentare una persistenza della febbre, peggioramento delle condizioni generali e comparsa di sintomi più specifici secondari alla localizzazione di un’infezione batterica. In tal caso può essere indicata una terapia antibiotica specifica.
Il consiglio fondamentale è quello di consultare sempre il proprio medico curante prima di intraprendere una terapia antibiotica, onde evitare l’assunzione superflua di antibiotici, preziosa risorsa medica che negli ultimi anni per il sempre più elevato numero di “terapie fai date” stanno diventando anche meno efficaci contro gli stessi agenti batterici.
Come possiamo prevenire la tanto temuta influenza?
Uno strumento utile è rappresentato dalla vaccinazione antinfluenzale, resa disponibile ogni anno e distribuita presso i pediatri ed i medici di famiglia solitamente prima dell’inizio dell’epidemia influenzale. La vaccinazione è raccomandata nei bambini sopra i 6 mesi di vita e negli adulti dopo i 65 anni di età, così come in tutte le categorie di pazienti affetti da patologie croniche di base e persone esposte ad un rischio maggiore di infezione (operatori sanitari, insegnanti..).
In conclusione l’influenza arriva ogni anno! Impariamo, cari genitori di piccoli pazienti ed adulti di tutte le età, ad evitare la trappola della “influenza-fobia”, provando prima di tutto a prevenire che è sempre meglio che curare e, nel momento in cui dovesse essere necessaria una terapia, rivolgiamoci ai nostri medici e pediatri curanti che sapranno suggerirci la migliore terapia!