A cura della Dr.ssa M.R. Pirozzi
Specialista in Pediatria A.O.U. Policlinico Federico II di Napoli – Neonatologia e T.I.N.
La salute è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno stato di benessere fisico, mentale e sociale. Sin dai primi anni di vita praticare una regolare attività fisica, con uno stile di vita sano, è fondamentale per godere di un ottimo stato di salute e per prevenire l’insorgenza di patologie ad elevata morbilità e mortalità in età adulta, come le malattie cardiovascolari, respiratorie croniche, diabete ed obesità.
I dati nazionali a riguardo sono poco confortanti! I risultati dell’indagine “Okkio alla Salute, 2016”, svolta dal Ministero della Salute, mostrano che una quota importante dei bambini italiani è sedentaria e che il 33,8% dei piccoli in età scolare (6-10 anni) non dedica più di un giorno a settimana allo svolgimento di attività fisica strutturata.
La conseguenza di questa scarsa sensibilità all’attività fisica è che in Italia 2 bambini su 10 sono in sovrappeso e 1 su 10 è obeso. Tale fenomeno è aggravato dalla dilagante diffusione di comportamenti che favoriscono la sedentarietà, in primis l’eccessivo tempo trascorso davanti a TV, videogiochi, tablet e cellulari, oltre che dalle scorrette abitudini alimentari sempre più frequenti sulle nostre tavole.
La Società Italiana di Pediatria, al fine di promuovere un corretto stile di vita tra i nostri bambini, ha stilato delle semplici regole da seguire per contrastare la preoccupante epidemia di sedentarietà ed obesità, riassunte nella piramide dell’attività fisica e motoria (fig.1).
Gli esperti ci ricordano che il movimento non è solo sport, ma anche gioco, attività all’aria aperta, una passeggiata, andare a scuola a piedi o in bicicletta. Soprattutto i nostri bambini non dovrebbero dedicare più di un’ora al giorno davanti a tv e videogiochi!
E a proposito di sport, quale devono scegliere i nostri bambini? La Società italiana di Pediatria ha redatto una guida per avviare allo sport i bambini, fornendo indicazioni sulla tipologia di sport da scegliere in base alle fasce di età del bambino (www.sip.it). Secondo tali indicazioni, nei primi 4-5 anni di vita dovrebbero essere privilegiati sport che favoriscono la conoscenza del proprio corpo, fino ai 7-8 anni le attività individuali quali atletica leggera o ginnastica e in seguito sport di squadra e discipline più specializzate.
Tra gli sport che possono essere praticati sin dai primi anni di vita c’è il nuoto, raccomandato a partire dall’età di 3 anni in quanto non espone il bambino a particolari traumi dell’apparato locomotore, non è condizionato dal clima e si può praticare in tutte le stagioni.
Un’adeguata attività sportiva è raccomandata anche in alcune categorie di bambini con patologie croniche, quali l’asma bronchiale. In questo caso specifico l’attività sportiva, se correttamente utilizzata, costituisce uno strumento terapeutico fondamentale come ribadito nelle linee guida (Global Initiative for Asthma 2019), ed il nuoto è certamente lo sport meglio tollerato dai bambini asmatici.
In conclusione promuovere stili di vita salutari e lo svolgimento dell’attività sportiva sin dalle prime epoche di vita è necessario per tutelare la salute dei nostri bambini anche quando diventeranno adulti.