A cura di Loredana Alfiero.
La maggior parte di noi è cresciuta pensando alla poesia e alla tenerezza della maternità, ci siamo crogiolate al pensiero di batuffolini morbidi e delicati da mettere in culle belle ed infiocchettate, ci siamo poi ritrovate con piccoli mostriciattoli urlanti ed esigenti. Abbiamo poi pensato a pomeriggi lenti, fatti di coccole e piccole scoperte e spesso ci siamo ritrovate in incastri frenetici di impegni e scadenze.
Non fraintendetemi, la maternità…che esperienza meravigliosa! Ma quanto, quanto estenuante certe volte? Ecco, uno degli step che se lo superi all’inizio, poi finisci col godere appieno di tutti i preziosi momenti che ti regala, è sicuramente lo sport, ma non quello che spesso vorresti fare tu ma non trovi il tempo, lo sport dei figli, per loro il tempo lo si trova.
Prendi le ciabatte, infila il costume…”Mamma, gli occhialini?” Bacio, bacio “Ciao amori, divertitevi”. E così arriva, finalmente, il tuo momento, quello di un caffè senza l’ansia che farai tardi, quello che magari, se sei fortunata, trovi pure un angolino tranquillo per leggere il libro che ti ha tanto preso e che ti porti dietro come parte integrante della tua shopper, tirandolo fuori solo quando devi cercare le chiavi dell’auto.
Ti riposi, respiri e non pensi più alle cose che ancora devi fare prima che sia notte, non ci pensi perché sai che stai facendo una cosa buona, sai che se ti sei fermata, è per un ottimo motivo, è come se da sola trovassi una giustificazione al fatto che ti sei seduta per mezz’ora, purtroppo noi mamme ce li facciamo questi problemi. Spariscono i sensi di colpa, quando rivedi loro, sorridenti, stanche e serene. Ti perdi, mentre l’oro che hanno nei capelli diventa profumato e caldo, col phon in mano gli parli e chiedi cos’hanno fatto quel giorno, dove hanno respirato e ti concedi di accarezzare le loro delusioni e goderti le loro vittorie.
Lo sport dei figli è anche questo, quel momento in cui, nel tragitto o nella preparazione, siete di nuovo insieme, di nuovo voi.
L’altra sera, dopo una giornatina che ci ha messo alla prova più del solito, a cena mia figlia mi ha detto: “Mamma, lo sai che oggi in piscina mi sono accorta che, se metto la testa sott’acqua e resto ferma per un po’, mi sento come se ci fossi solo io? Che cosa strana!” Il senso della mia corsa contro i ritardi, gli imprevisti, il traffico e la stanchezza sta tutto quanto qua, nella testolina di mia figlia che sott’acqua si affaccia alla vita.
L.A.
Condivido in pieno il tuo pensiero. Ancora mi ricordo quando io o mia moglie accompagnavamo i nostri figli in piscina ed attendevamo il fine turno con lo sguardo alle vetrate che ci consentivano di guardare i nostri figli da sotto il livello dell’acqua e li riconoscevamo per un particolare, il costume, il modo di battere i piedi in acqua e qualche volta scendevano sotto il livello dell’acqua per salutarci. Alle sudate negli spogliatoi per aiutarli a farsi la doccia, asciugarsi i capelli e vestirsi.Mi ricordo tutti i brevetti che abbiamo assistito con il loro entusiasmo alla consegna dell’attestato. Giusto: lo sport è anche questo con quei momenti in cui ti godi i tuoi figli con il piacere di poterlo fare con tranquillità.
Vero Giuseppe. Momenti faticosi e preziosi. Fondamentali per la crescita dei nostri figli.